Preso atto che anche il Comune di Massarosa, dopo quello di Pietrasanta e di Forte dei Marmi, ha imboccato la via retrograda dell’uscita dall’Unione dei Comuni, iscrivendosi, con ciò di diritto, alla lista delle pubbliche amministrazioni che ancora ragionano su criteri vecchi, non ci resta che continuare, con sempre maggior vigore, a lavorare per convincere i cittadini di quei comuni che i loro attuali amministratori comunali sono inadeguati, fuori dal tempo e che, per questo, è bene sostituirli al più presto con una classe dirigente politica migliore. Da almeno tre lustri la dimensione sovracomunale è diventata decisiva nell’erogazione di servizi essenziali per i cittadini: si pensi a sanità, sociale, trasporto pubblico, casa, scuola, servizio idrico integrato, sistema gestione rifiuti, per citarne alcuni, e che soltanto amministratori pubblici non attrezzati e non preparati possono continuare a pensare secondo la logica “sovranista” dei confini comunali blindati.
L’Unione dei Comuni della Versilia, è bene che si sappia, è nata nel 2008 non per volontà del Partito Democratico, ma per volontà dei sindaci di allora di Camaiore, Seravezza e Stazzema.
E nasce a Camaiore per espresso desiderio del sindaco Bertola, in un clima nel quale non si accennava minimamente a destra o sinistra al governo di questo o quel comune, ma ci si sforzava di perseguire interessi condivisi tra i Comuni della Versilia.
Un anno prima era nato, per scelta dei Comuni di Camaiore, Forte dei Marmi, Massarosa, Pietrasanta, Seravezza e Viareggio il Consorzio Ambiente Versilia che, da allora, ha risolto una enormità di problemi, economici e ambientali, a tutti i cittadini versiliesi. Di questo Consorzio è oggi presidente il sindaco Coluccini, che dovrebbe cominciare a preoccuparsi di lavorare bene e produrre buoni risultati a vantaggio di tutta la Versilia e invece trova difficoltà anche semplicemente a convocare le assemblee e a gestire l’ordinario.
Quando è stata costituita e quando è stata allargata a quasi tutti i comuni della Versilia l’Unione dei Comuni, così come il Cav, non è stato messo su un “carrozzone”, ma è stato attuato un ente di governo e gestione di politiche amministrative fondamentali nel quale nessun componente politico percepisce indennità o rimborsi.
L’Unione dei Comuni è un’esperienza istituzionale coraggiosa che viene oggi affossato dalla miopia e dal cinismo di quegli stessi soggetti che già avevano interrotto l’esperienza virtuosa della Società della Salute della Versilia.
Le recenti dichiarazioni fatte da Elisa Montemagni in Consiglio Comunale a Massarosa- “se devo essere inserita in un contesto dove la maggioranza dei membri è di parte avversa alla nostra noi ne usciamo” – definiscono bene la ‘reale’ motivazione di una scelta che niente a che fare con l’interesse dei cittadini e con la potenziale efficienza dei servizi.
Il Partito Democratico della Versilia e gli amministratori pubblici del PD impediranno che questi “terrapiattisti” della coscienza amministrativa pubblica versiliese continuino a fare danni e a spargere le loro teorie assurde e irresponsabili.
15 dicembre 2020 Ettore Neri- segreteria territoriale PD- Versilia
delega agli enti locali