L’attuale Amministrazione Comunale di Pietrasanta ci ha, purtroppo, abituati a prese di posizione sconcertanti e grottesche, ma l’ultima in ordine di tempo e forse la prima per spregio della cultura è la lettera che il Sindaco di Pietrasanta ha inviato in data 29 luglio 2021 al Signor Ireno Francesconi, Presidente del Comitato Manlio Cancogni, al Prefetto di Lucca e al Presidente della Provincia di Lucca con la quale, senza pudore, comunica rispetto all’intitolazione di un luogo pubblico di Pietrasanta alla memoria di Manlio Cancogni, di non ravvisare “l’esistenza di condizioni eccezionali per derogare il limite di dieci anni” dalla data della morte come previsto dalle normative vigenti.
Il Sindaco, con questo, agisce in barba alla volontà del Consiglio Comunale di Pietrasanta che il 27 febbraio del 2020 aveva votato all’unanimità la decisione di onorare la memoria di Manlio Cancogni con l’intitolazione di un luogo o spazio pubblico all’illustre scrittore, giornalista e intellettuale. Voto unanime che ovviamente si fondava anche sulla consapevolezza del fatto che dieci anni non erano ancora trascorsi dalla morte di Cancogni, ma anche sulla certezza che innumerevoli motivazioni umane, storiche e culturali offrivano più che sufficienti contenuti per consentire la deroga ai dieci anni stessi.
Ma la cosa più grave è che questa “letterina” vergata dal Sindaco, evidentemente inconsapevole del danno che stava facendo, è un vero e proprio insulto alla storia culturale e morale di Pietrasanta e della Versilia; è uno sgarbo all’intelligenza; è uno sfregio arrecato alla memoria di una delle più fulgide menti italiane del Ventesimo secolo.
Come si fa a non provare vergogna per un gesto così inusitato?
Come si fa a non inorridire di fronte a così tanta tracotanza e ignoranza?
Come fa Pietrasanta a sopportare ancora una tale pochezza alla guida della Città?
Ettore Neri – Capogruppo PD Pietrasanta
Nicola Conti – Consigliere PD Pietrasanta
GRUPPO CONSILIARE
PARTITO DEMOCRATICO DI PIETRASANTA