Come abbiamo già avuto modo di dire attraverso precedenti comunicazioni le proposte dei gruppi consiliari del Partito Democratico e di Insieme per Pietrasanta, fatte per migliorare il Documento Unico di Programmazione (DUP) 2021-2023 del Comune di Pietrasanta, sono state plurime e precise.
Oggi ci preme dare risalto a temi che a nostro avviso hanno una rilevante valenza strategica, tutti legati al settore del turismo, del lavoro e della competitività del Comune di Pietrasanta.
Per quanto riguarda la Missione 6 del DUP – “Politiche giovanili, sport e tempo libero” abbiamo proposto di “Promuovere un Concorso di idee pubblico per pianificare un nuovo ed efficiente piano comunale per la realizzazione di un sistema infrastrutturale di piste ciclo-pedonali”. L’idea che sosteniamo è che una Città che come Pietrasanta vuole rafforzare l’economia fondamentale dell’industria del turismo non può restare tanto arretrata com’è adesso sull’offerta di mobilità sostenibile in sicurezza. Come ben sanno gli operatori, tutto il turismo estero e gran parte di quello nazionale oramai sceglie i luoghi di vacanza anche in base alla dotazione di infrastrutture ciclabili e pedonali (lo stesso tema vale per la valorizzazione dei sentieri di collina e di collegamento alle rete Cai delle Alpi Apuane). Purtroppo la maggioranza nella sua ottusa resistenza ad ogni nostra proposta si è rifiutata di affrontare l’argomento. Così come non si è voluto discutere della successiva proposta da noi presentata di “Rafforzare e consolidare l’Agenzia Versilia Format”. Il nostro timore è che a breve sulla nostra Agenzia Formativa possano addensarsi brutte nubi, non del tutto dissimili da quelle che già hanno oscurato il cielo sopra la giocheria Eureka.
C’è poi un altro punto che si collega ai precedenti, entrambi legati al tema della qualità dell’offerta turistica e del lavoro, e che per noi è decisivo nell’ambito della governace democratica e pubblica di un Comune all’avanguardia: è quanto noi abbiamo proposto relativamente alla Missione 7 – “Turismo” e, cioè, l’attivazione di “un tavolo permanente con gli operatori economici del settore del turismo e del commercio per condividere la destinazione annuale dei proventi della tassa di soggiorno”. Si tratta, in questo caso, non solo delle categorie economiche che sono direttamente interessate alla riscossione, per conto del Comune, della tassa di soggiorno, ma di tutti i portatori di interesse del settore dell’accoglienza, della ristorazione e del commercio che dovrebbero poter dare un contributo concreto e decisivo nella definizione delle strategie pubbliche e imprenditoriali di medio e lungo periodo.
Ma anche in questo caso la maggioranza, con una indifferenza stanca e fiacca e indolente, ha rifiutato di affrontare il tema, di assumersi le proprie responsabilità, di mettersi al lavoro.
3.Continua