Lo avevamo già detto, molti lo avevano già capito, ma se ce ne fosse stato bisogno, la seduta del Consiglio Comunale di Pietrasanta del 17 dicembre, ha ulteriormente confermato e dimostrato tutta l’inadeguatezza e l’impreparazione a ricoprire il suolo di Sindaco da parte di Giovannetti.
Il Sindaco appare tutto impegnato a rappresentare, nel consesso istituzionale, uno show personale che lo porta a passare in rapida sequenza dal brusco nemico di ogni proposta migliorativa delle delibere in discussione, a macchietta che sembra quasi rifiutare il Consiglio Comunale come luogo che richiede il massimo rispetto e il massimo impegno, a propinatore di interminabili monologhi fondati su tematiche puntualmente fuori tema e fuori contesto rispetto agli argomenti trattati.
Uno spettacolo, francamente, inguardabile e inaccettabile per chiunque abbia il rispetto delle istituzioni democratiche.
Un sindaco solo, sostenuto dal solo assessore Filiè (protagonista dell’espressione “vi rode il culetto”, rivolta alle opposizioni), con consiglieri comunali di maggioranza non adeguatamente informati sui punti all’ordine del giorno, con numero legale per svolgere la seduta più volte garantito dalla presenza dei consiglieri di minoranza.
Abbiamo dovuto assistere ad illustrazioni di delibere messe all’ordine del giorno fatte in modo penoso e anche irrispettoso del ruolo e dell’importanza che ha il Consiglio Comunale.
Il Consiglio Comunale sembra ormai malinconicamente destinato dall’attuale Sindaco a luogo di prese d’atto e di responsabilità per i sempre meno fidati consiglieri di maggioranza. Emblematico il ritiro dei due punti sull’approvazione del bilancio consuntivo della Farmacia Comunale degli anni 2016 e 2017. I consiglieri di minoranza hanno evidenziato la presentazione di documenti scarni, mancanza di un piano di risanamento dei conti della farmacia e un parere non chiarificatore sull’obbligo di liquidazione dell’Azienda Speciale ai sensi del comma 555 della
Legge 147/13, che ha obbligato la maggioranza in evidente stato confusionale a ritirare i punti “per approfondimenti”.
Forse ancor più grave le argomentazioni sull’acquisizione a titolo non oneroso del terreno e fabbricati sotto sequestro di via del Barcaio. Il Sindaco, incalzato anche dall’emendamento presentato dal Consigliere Conti, ha di fatto ammesso che l’unica cosa fattibile in caso di acquisizione dei 61.000 mq di terreno sarà la vendita. Ma il bene è attualmente gravato da un’importante ipoteca così come gran parte degli edifici presenti risultano abusivi in parte o completamente, e quindi invendibili. La nostra proposta stata duplice: in primo luogo abbiamo chiesto di attendere l’esito del ricorso in appello da parte dell’istituto bancario Monte dei Paschi per sapere in via definitiva se il bene sarà o meno gravato dall’ipoteca. In secondo luogo abbiamo presentato un emendamento per garantire che il bene in oggetto avesse una destinazione pubblica di interesse collettivo, legate in particolare ad attività sociali e educative, con il contestuale vincolo di inalienabilità perpetua: la migliore scelta per un bene confiscato, un importante segnale di legalità.
Non è stato dello stesso parere il sindaco, che ha ammesso di voler riempire le casse del Comune con la vendita del bene, senza preoccuparsi di muto o abusi edilizi presenti che lo renderanno di fatto inalienabile.
Fatto che è stato duramente stigmatizzato dal Consigliere Mori e dal capo gruppo del PD Neri che ha messo in guardia Sindaco e Maggioranza rispetto al pericolo che l’acquisizione della preziosa area naturale con l’obiettivo di una successiva vendita a privati possa dar luogo a varianti urbanistiche, lottizzazioni, cementificazioni.
L’attuale Amministrazione dimostra, in sostanza, una preoccupante mancanza di strategia di lungo periodo e una carenza di obiettivi chiari e limpidi che stanno arenando la città facendole perdere grandi opportunità e affossandola come non mai.
Gruppo Consiliare PD Pietrasanta
Pietrasanta, 17/12/2018