Sono settimane che sollecitiamo da parte dall’Amministrazione Comunale di Pietrasanta prese di posizione e interventi a sostegno di imprese e famiglie.
Che il quadro fosse fosco e che la pandemia avrebbe richiesto, da parte di chi governa e di chi amministra il bene pubblico, interventi straordinari, scelte coraggiose e di qualità lo si era capito “quasi” tutti dai primi di marzo, nessuno ha più potuto far finta di non aver compreso la gravità della situazione dall’undici marzo scorso: il giorno del lockdown nazionale.
Bene, da allora abbiamo incalzato l’Amministrazione Comunale perché uscisse dal suo torpore fatalistico e dalla stanca litania giornaliera dei richiami a “stare a casa”: sapevamo e lo dicevamo che ci sarebbe voluto ben altro e che i cittadini avevano bisogno di ben altre azioni da parte di chi è chiamato a governare la Città.
Nel corso degli ultimi quindici giorni abbiamo fatto decine di proposte e nell’ultima settimana siamo giunti a dichiarare pubblicamente la nostra volontà di collaborare alla ricerca delle migliori soluzioni ammainando le bandiere di parte.
Lunedì scorso, 30 marzo, durante la video conferenza dei Capigruppo consiliari abbiamo proposto a tutti di inserire all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, che si terrà lunedì sei aprile, una delibera con la quale sospendere per tutto il 2020 la COSAP (cioè il canone per l’occupazione del suolo pubblico), le tariffe scolastiche e tutti i canoni e gli affitti spettanti al Comune.
Io personalmente ho inoltrato in tempo reale la proposta di delibera a tutti i capo gruppo e alla Presidente del Consiglio Comunale dando piena disponibilità a discuterla, modificarla, migliorarla con il contributo di tutti.
La riunione si è conclusa con un ottimo clima di unità e di profferte di leale collaborazione.
Giunti al venerdì 3 aprile, senza aver ricevuto neanche un messaggio di risposta, leggo sulla stampa che il Sindaco si fa bello con un moncherino della nostra proposta: stop della Cosap per due mesi.
Il rispetto degli impegni e la lealtà, evidentemente, non sono pane buono per tutte le bocche, ma a noi resta almeno la soddisfazione di aver fatto fare un piccolo passo all’orso in letargo.
Evidente che i provvedimenti annunciati sono ancora poca cosa rispetto alla drammaticità della situazione e il lavoro è appena iniziato, infatti ieri pomeriggio, in sede di video conferenza delle Commissioni Bilancio e Lavori Pubblici, abbiamo incalzato la maggioranza su temi ben più impegnativi.
Intanto riguardo alla TARI, la tariffa sulla gestione del sistema integrato rifiuti, diciamo subito che il rimandare la rata di aprile a settembre è una presa in giro.
Per quanto ci riguarda le attività produttive, i ristoranti, le attività commerciali, gli alberghi e tutti quelli che non possono lavorare a causa della pandemia e per tutto il periodo che non potranno lavorare devono essere esentati totalmente dal pagamento della Tari.
Non si può? Non ce la facciamo?
Non è vero! Ce la possiamo fare lavorando bene, sodo e subito, cercando di recuperare anche i venti giorni già persi: il comune deve ridiscutere subito con Ersu il Piano di Servizi e il Piano finanziario, tagliando tutto quello che può essere tagliato e ragionando anche sull’imponente riduzione di produzioni di rifiuti causata dalla chiusura di tutte le attività economiche.
Bisogna poi intervenire a livello governativo, con il supporto dei nostri parlamentari, perché si modifichi per il 2020 la norma di legge che definisce il metodo di calcolo per la determinazione della tariffa che andrà calcolata sul previsionale 2020 e non sul consuntivo 2018. Non si può quest’anno, obbligare i Comuni alla copertura del cento per cento dei costi con la sola tariffa: il Governo deve autorizzare per il solo 2020 l’utilizzo di altre risorse comunali.
Bisogna anche che i parlamentari spingano perché i ratei dei mutui comunali vengano slittati, per cassa e competenza, di un anno. Questo per consentire agli Enti Locali, anche facendo ricorso alle anticipazioni di cassa, di liberare risorse per far fronte alle minori entrate che sicuramente ci saranno e di mettere in atto politiche attive di sostegno alle imprese: cioè contributi economici concreti.
Bisogna recuperare dal bilancio già approvato le risorse che deriveranno dalla tassa di soggiorno e comprimere tutte le spese che non sono essenziali per mettere in gioco altre economie per aiutare imprese e famiglie.
C’è molto da fare e ci sono ancora molte azioni concrete possibili, la maggioranza pare non essere in grado di stare al passo del compito che deve e dovrà svolgere, siamo certi di essere una risorsa importante per il futuro della Città: avevamo dato la nostra disponibilità totale alla collaborazione, ma pare che il senso di responsabilità non sia patrimonio di tutti.
Ettore Neri
Capogruppo Consiliare Pd Pietrasanta
Pietrasanta 3 aprile 2020