Sullo sfondo della provincia toscana nord occidentale si dipana, nel corso di un intero anno solare, l’indagine per la misteriosa ed eclatante morte del Professor Ermete Rosi.
Le indagini sono condotte dal giovane Maresciallo Nicodemo Gatti, da pochissimo nominato al comando della stazione dei carabinieri di Seravezza, epicentro della storia, e mettono in luce prima ancora che i contorni del delitto lo spaccato umano e sociale della Versilia dei residenti e dell’entroterra che ben poco ha a che fare con il mondo patinato ed effervescente del turismo estivo e marittimo.
Ambiguità e contradditorietà delle coscienze; rapporti umani a volte intensi e sinceri e in altri casi ambigui e incoerenti animano e danno consistenza a una variegata carrellata di personaggi caratterizzati dai più svariati percorsi e stili di vita e alle prese con le proprie debolezze, stranezze, inquietudini.
Rosi, si scoprirà presto, non è morto accidentalmente, ma è stato ucciso.
La ricerca del colpevole è difficile perché nessuno ha visto, nessuno sa niente e le testimonianze non rivelano né un movente, né significativi indizi.
Il fuoco dell’incendio che ha carbonizzato il bosco e con esso il cadavere del professore è spento, ma il fumo avvolge ancora uomini e cose.
Sarà compito del Maresciallo venuto da fuori diradare progressivamente le nebbie e fare emergere le verità celate e dissimulate di un ambiente di provincia che molto ci racconta e molto ci rivela della nostra società contemporanea.