Sull’ambiente il nostro impegno è chiaro, far diventare Pietrasanta un modello nazionale. Un tema che interessa il centro destra solo in vista delle elezioni perché quando hanno governato loro non hanno mai fatto niente, e i cittadini lo possono testimoniare. Un concetto che ho ribadito durante i due confronti che si sono svolti nei giorni scorsi a Pietrasanta con i comitati cittadini e a Marina sul futuro del bosco della Versiliana. Bisogna superare le emergenze ambientali che abbiamo conosciuto negli anni e che hanno inciso sulla salute e la qualità della vita con soluzioni concrete e immediate. Sull’emergenza tallio, che ha coinvolto la comunità di Valdicastello e tutta Pietrasanta, non potrà essere risolta se non con l’intervento economico della Regione e dello Stato e con il fattivo impegno del Comune nel reperire fondi anche europei.
Un problema che non potrà poi trovare soluzione definitiva se non attraverso la bonifica del sito ex Edem, con programmi e tempi certi e veloci. Il tutto con la massima trasparenza e il reale coinvolgimento preventivo dei comitati e cittadini, sia nella fase di progettazione che realizzazione. Anche sulla questione della discarica di Cava Fornace la posizione del candidato del centro sinistra è chiara. “L’unica soluzione possibile è la sua chiusura in tempi certi e rapidi, seguita dalla messa in sicurezza e bonifica del sito. Anche in questo caso dovrà essere garantita l’effettiva partecipazione e condivisione con il “Comitato per la chiusura di Cava Fornace” e l’adeguata e continua informazione delle persone.
Altro tema molto sentito la tutela del bosco della Versiliana, un’area verde la cui importanza non è solo ambientale ma anche storico-paesaggistica e culturale. Bisogna avviare la procedura per far diventare l’area Sito d’Interesse Comunitario (SIC) , e creare un’area protetta mirata a preservarne la biodiversità allargata al lotto lungo il Viale Apua. Andrà inoltre progettata da esperti, una ripiantumazione rispettosa dell’habitat naturale prioritario costituito nello specifico da bosco palustre e bosco planiziale. Accanto a queste iniziative bisogna ripristinare il percorso salute preesistente allo scopo di attrarre turismo sostenibile creando itinerari storici e naturalistici, ristrutturando gli edifici storici presenti e apponendo una cartellonistica ad hoc.