Se hai i piedi di marmo sarà ben difficile che tu possa diventare un bravo calciatore, allo stesso modo se hai la testa di legno sarà ben difficile che tu possa diventare un bravo amministratore pubblico.
Per questo la Giunta Giovannetti per ogni cosa che cerca di fare trova opposizioni, contestazioni e critiche anche all’interno della sua stessa maggioranza.
Per questo anche l’embrione del progetto di rifacimento di Piazza XXIV maggio a Tonfano sta sollevando da ogni parte polemiche ancora prima di essere presentato.
Non è a nostro avviso prioritario il tema se nel merito il progetto sia giusto o sbagliato.
Quella scelta è sbagliata a prescindere intanto perché rimette mano, dopo pochissimi anni, ad una precedente riqualificazione realizzata per altro dall’Amministrazione Mallegni.
Questo pone il dubbio in ogni persona assennata se furono denari pubblici spesi male quelli investiti da Mallegni a suo tempo o se sono denari pubblici buttati via quelli che intende investire oggi Giovannetti: tertium non datur, avrebbero detto gli antichi romani.
Ma in questa scelta c’è, a monte, qualcosa di ancora più grave che è determinata dall’arretratezza della cultura amministrativa della maggioranza che amministra Pietrasanta che è guidata da un modello operativo che sembra riesumato, in peggio, dagli anni cinquanta del secolo scorso.
In breve questi nostri amministratori pensano che un Comune oggi si possa amministrare per step scollegati l’uno dall’altro e tutti da una più elevata visione progettuale.
Marina di Pietrasanta va pensata come un sistema unico che va dal confine con Forte dei Marmi a quello con Lido di Camaiore.
Marina di Pietrasanta ha bisogno di un unico grande investimento sulla totale riorganizzazione dell’illuminazione pubblica pensata sulla base di modelli energetici ed estetici adeguati al ruolo di rilevo che deve avere una realtà turistica balneare ambiziosa.
Tonfano ha bisogno urgente di riqualificare Piazza Villeparisis, magari con un intervento che sappia riscoprire la memoria dell’antica bellezza della “Bozza del Tonfano”.
Marina di Pietrasanta ha bisogno di una pista ciclopedonale del viale Apua luminosa, sicura, perfetta come un biliardo e decora da punti artistici e paesaggistici: i cittadini e i turisti devono poter raggiungere ad ogni ora del giorno e della notte Pietrasanta e Fiumetto e da questo Tonfano e Focette in bici, a piedi, con i passeggini godendo la bellezza e il sollievo di un tragitto prestigioso.
Marina di Pietrasanta deve essere smart: deve essere cioè una realtà dove i cittadini sono coinvolti e resi partecipi e inseriti in un processo decisionale partecipato; dove vengono valorizzate le risorse ambientali, le relazioni umane e i beni della comunità; dove l’economia e il commercio urbano sono essere rivolti all’aumento della produttività e dell’occupazione all’interno della città attraverso l’innovazione tecnologica; dove il livello di comfort e benessere vengono garantiti grazie alle politiche per la salute, l’educazione, la sicurezza, la cultura; si realizzano soluzioni di mobilità intelligente, dove si diminuisce l’impatto ambientale e si ottimizza il risparmio energetico; dove si attua una sviluppo sostenibile a basso impatto ambientale, a zero consumo di suolo vergine e a basso consumo energetico.
Se si vuole dare un futuro radioso a Marina di Pietrasanta per i prossimi decenni sono queste le cose da fare.
Quando questa strada sarà stata imboccata seriamente sicuramente verranno utili anche i progetti di riqualificazione delle Piazze, a patto che siano piazze verdi e non di calcestruzzo architettonico, perché Marina di Pietrasanta ha bisogno di verde, di tanto verde!
Ettore Neri
Nicola Conti