Che il livello qualitativo dei protagonisti della politica italiana, ma anche internazionale, sia in progressiva (inesorabile?) decadenza lo si vede da tempo, ma che il fondo sia così drammaticamente profondo lo veniamo a conoscere ogni giorno di più e con sempre maggiore sgomento ed orrore.
La “notizia del giorno” è in questo 13 gennaio del 2023 quella che ci arriva dal Consiglio Comunale di Massa dove, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale si è giunti, su proposta del consigliere della Lega Luca Guadagnucci ad osservare un minuto di silenzio, concesso dal Presidente del Consiglio Comunale Stefano Benedetti, in memoria di Ashli Babbit: la signora che è morta assaltando il Campidoglio a Washington.
Quale memoria si volesse onorare a proposito di una persona che ha partecipato ad un grottesco tentativo di insurrezione contro i legittimi e democratici risultati elettorali nelle Presidenziali degli USA non è dato sapere.
Ci possiamo immaginare che leghisti e destre Apuane volessero anch’esse partecipare, magari in spirito, al folle tentativo dell’ex Presidente Trump di rifiutare e sovvertire l’esito delle urne immaginandosi, magari, vestiti con pellicce di cinghiale.
Ecco, a questi curiosi signori, vorremmo suggerire che, se smaniano dalla voglia di osservare un minuto di silenzio, lo possono fare per quelli che la democrazia l’hanno veramente conquistata e difesa per l’Italia.
Che rendano omaggio in primo luogo alla Medaglia d’Oro al Valor Militare che la Provincia di Massa Carrara, prima tra tutte le province italiane, ha ricevuto il 14 giugno 1947. La motivazione del conferimento così recita: “Ardente focolare di vivido fuoco, all’inizio dell’oppressione nazi-fascista sprigionò la scintilla che infiammò i suoi figli alla Resistenza. Vinse la fame con il leggendario sacrificio delle sue donne e dei suoi ragazzi sanguinanti sugli impervi sentieri; subì dovunque stragi, devastazioni e rappresaglie atroci; si abbarbicò alle natie montagne facendo del gruppo delle Apuane la cittadella inespugnata della libertà. In epici combattimenti irrise per nove mesi al nemico e lo vinse; santificò il suo dolore ed il sangue dei suoi caduti, offrendoli come olocausto alla difesa della propria terra ed alla redenzione della Patria.”
Ettore Neri
13 gennaio 2021