I silenzi della maggioranza hanno caratterizzato il monotematico Consiglio Comunale del 31 maggio a Pietrasanta.
L’assise convocata per discutere e approvare una corposa variazione al Documento Unico di Programmazione (DUP) per il triennio 2021–2023, relativamente al “Piano Triennale Fabbisogni del Personale 2021 – 2023”; al “Programma biennale 2021-2022 degli acquisti di forniture e servizi” e al “Programma Triennale dei lavori pubblici” 2021 – 2023” ha mostrato interessanti aspetti delle dinamiche che animano la maggioranza di destra che amministra Pietrasanta.
Nel merito la manovra è servita per allocare a pioggia, come becchime per le oche, circa 4,2 milioni di euro: tutte risorse che serviranno a tappare buchi me che non saranno in grado di garantire alla cittadinanza servizi e opere capaci di guardare al futuro e di aiutare Pietrasanta ad affrontare con buone aspettative il nuovo tempo della transizione ecologica e digitale e delle indispensabili sfide per la salute, il benessere e l’equità.
In tutto questo a scuole, ambiente, servizi sociali, sicurezza sismica sono state riservate, come sempre, soltanto le briciole.
Surreale è stato il dibattito sul futuro per l’ex CAMP per il quale la Giunta Giovannetti si sta inventando una partecipazione ad un bando di finanziamento per circa cinque milioni di euro presso il Ministero dell’Interno, con il piccolo particolare che il bando è destinato al recupero di immobili comunali dismessi, e fin qui ci siamo, a finalità di inclusione sociale: è qui che la destra di Pietrasanta si inventa una grottesca forzatura del concetto di “inclusione” indirizzando il progetto a vantaggio di “giovani artisti di Pietrasanta e di altri posti”.
Insomma con i soldi destinati a contrastare le più disparate situazioni di emarginazione e disagio sociale si vorrebbe creare una copia ingigantita del già esistente Centro Arti Visive che, come noto, Giovannetti è già riuscito a distruggere.
Concludiamo con i gruppi consiliari di maggioranza che in oltre due ore di dibattito non hanno aperto bocca ed hanno abbandonato il Sindaco e la Giunta alla loro deriva accompagnandoli con silenzi ed espressioni dei volti che fanno presagire tempi molto scuri per l’attuale inquilino di Piazza Matteotti.
Lorenzo Borzonasca
Nicola Conti
Ettore Neri