Finalmente qualche notizia concreta e interessante sul futuro della Fondazione Mitoraj comincia ad uscire. Avevamo per qualche mese sperato inutilmente di averle per via istituzionale dal Sindaco, poi ci siamo
dovuti rivolgere altrove e, infine, come spesso accade, è bastato grattare la pancia al Senatore Mallegni per farlo cantare.
Lo ha fatto, naturalmente, nel suo modo poco elegante e senza nessun rispetto per il ruolo istituzionale che svolge, ma alcune verità sono finalmente uscite e molte nostre preoccupazioni e perplessità hanno trovato conferma.
La prima notizia è che c’è uno stallo, non da poco, nel processo di realizzazione del Museo Mitoraj creato dalle diverse vedute tra Ministero e Comune sul modello di gestione del Museo. Il Mibact, a cui è andata la
donazione delle opere d’arte e che mette due milioni di euro per i lavori di realizzazione del nuovo Museo, vuole giustamente costituire un Ente di caratura Nazionale e Internazionale e per questo, ovviamente, pretende di far pesare il ruolo, l’autorevolezza e il prestigio del Ministero negli organismi di controllo e gestione della Fondazione; al contrario il Senatore Mallegni ambisce ad una gestione più casareccia e, come dice lui “leggera”, con la pretesa che gli altri paghino tutto e che lui possa gestirsi il Museo a propria immagine e somiglianza: da come si esprime pare che abbia in mente più una Galleria d’Arte che una istituzione culturale pubblica. Ci chiediamo come mai Mallegni nutra questo interesse a voler la maggioranza amministrativa in un museo di tale caratura. Come si può facilmente capire la distanza tra le parti, anche di strategia, è considerevole e questo spiega il truculento e surreale mutismo del Sindaco al riguardo.
La seconda notizia che a qualcuno forse era già nota, ma che probabilmente non a tutti a Pietrasanta era chiara, è che le opere del Maestro sono state donate al Ministero, che ne detiene la legittima proprietà, e non al Comune. Fatto, questo, non di scarsa importanza.
La terza notizia, che verificheremo con un accesso agli atti, è che, a dire di Mallegni, il Comune avrebbe già speso circa settecentomila euro per le opere di demolizione del vecchio mercato coperto.
Noi ci auguriamo che non sia vero! Che ci sia un errore di comunicazione perché settecentomila euro per le demolizioni sarebbero una cifra folle, spropositata, assurda, inaccettabile!
Dunque il Vaso di Pandora si sta scoperchiando e, come noi diciamo da anni, mette allo scoperto che tutto questo procedere in silenzio, a fari spenti dell’Amministrazione Comunale rispetto ad un progetto così
importante per la Città; questo negare le informazioni, la condivisione e la partecipazione della società civile pietrasantina alla realizzazione del Museo Mitoraj è una cosa che non va bene, che non si spiega
facilmente e che alimenta contrarietà e preoccupazioni.
Siamo contenti di aver squarciato il velo e di aver gettato un raggio di luce su questa vicenda.
Siamo felici di aver comunicato noi, dall’opposizione, ai cittadini una parte importante della verità che l’Amministrazione taceva ed avrebbe continuato a tacere.
Diciamo chiaramente a Mallegni che su questo tema non ci fermeremo e lo incalzeremo e garantiremo alla cittadinanza tutte le informazioni certe che riusciremo ad ottenere; lo informiamo che non saranno le sue
offese e le sue esibizioni da cabaret a dissuaderci. Anzi, consigliamo al Senatore di armarsi di pazienza e camomilla perché, da troppo tempo, si mostra troppo affannato e nervoso e questo non è bello.
Ettore Neri
Capogruppo PD Pietrasanta
Nicola Conti
Consigliere PD Pietrasanta
Rossano Forassiepi
Segretario PD Pietrasanta