Nei giorni scorsi è stato siglato un accordo tra il Commissario Prefettizio del Comune di Pietrasanta che prevede la realizzazione di un parcheggio al posto dello stadio e l’ampliamento dell’area del supermercato in via Crocialetto. Questa iniziativa prende spunto da un accordo politico siglato dalla passata amministrazione. La portata degli interventi e dei cambiamenti previsti nell’accordo introduce molte riflessioni e altrettanti punti di discussione. Come avemmo già modo di dire, crediamo che la portata degli scenari previsti sia degna di maggiori e più appropriati approfondimenti, considerando l’interesse collettivo dell’economia pietrasantina e lo sviluppo e la tutela del nostro territorio. Pensiamo infatti che debba essere la prossima amministrazione, pienamente legittimata dal voto popolare, ad affrontare il tema.
Da parte nostra crediamo che la crescita economica debba essere commisurata e stabilita in base alle esigenze complessive del nostro sistema del commercio. Al tempo stesso crediamo che il tema della dismissione dello stadio comunale, in luogo di un non ben definito parcheggio, debba essere un elemento di opportuno approfondimento, dicendo da subito che altri scenari più vantaggiosi per la comunità potrebbero essere messi in gioco. Siamo convinti che qualsiasi intervento sullo stadio non possa essere scisso dal recupero dei fabbricati della ex cooperativa di consumo e di tutta la fascia che va dalla zona della Pesa al Centro di Pietrasanta. La testimonianza storica affettiva dello stadio stesso, è un elemento ben presente nel cuore e negli affetti dei pietrasantini, dunque il nostro approccio a riguardo terrà senza dubbio conto di questo elemento.
Crediamo che le conseguenze che potrebbero nascere da questo tipo d’intervento, debbano però essere valutate bene, per non compiere errori che potrebbero mettere a rischio il tessuto commerciale del centro storico. Approfondimenti andranno fatti in termini di viabilità, aumento del carico veicolare e dei rischi, di impatto ambientale e paesaggistico , nonché di conseguenze sul tessuto del centro commerciale naturale del centro che vogliamo incentivare e salvaguardare. Ci sentiamo di dire alla città che se saremo chiamati a guidarla affronteremo il tema con competenza e dialogo con i cittadini, sapendo che interventi faraonici e forse anche fuori mercato potrebbero solo impoverire e snaturare il nostro tessuto commerciale, a noi sta a cuore il lavoro e l’occupazione ma altrettanto la difesa della nostra storia, del nostro paesaggio e della realtà economica consolidata locale.