L’ex vicesindaco Mazzoni, che insieme al candidato del centro destra Giovannetti dichiarava fino a pochi mesi fa che tutto andava bene, è costretto ad ammettere il fallimento delle politiche culturali dell’epoca Mallegni e a dare ragione a quanto noi diciamo da tempo. E non solo, dichiara apertamente che la Fondazione Versiliana è costata l’anno scorso ai cittadini oltre 900 mila euro, una cifra impressionante su cui faremo chiarezza quando ritorneremo ad amministrare. Hanno speso quasi un milione di euro per distruggere un’immagine costruita in più di trent’anni.
L’idea di una maggiore sinergia tra i calendari della Versiliana e Villa Bertelli è una posizione condivisibile che sosteniamo da sempre sbagliato invece parlare di “integrazione” e mettere sullo stesso piano due progetti culturali così differenti. Il nostro obiettivo è più ambizioso, quello di riportare le attività della Versiliana ad un ruolo di primo piano nel panorama culturale nazionale, portare avanti il progetto di “Versiliana diffusa” dalla Marina al Centro Storico che faccia sentire protagonisti i pietrasantini, e rilanciare il Caffè della Versiliana che da tempo somiglia più ai tanti teatrini televisivi dove si parla di politica che ad un contenitore di approfondimento culturale a 360 gradi.