Anche il Consiglio Comunale del 21 maggio scorso è stato caratterizzato, a Pietrasanta, dalle abituali uscite grottesche del Sindaco Giovannetti, dai consueti segnali di spaccatura nella maggioranza, dalla rincorsa a chi piccona di più il vascello di Giovannetti tra Lega e Fratelli d’Italia.
Ovvio, dopo la cacciata della ex Vice Sindaco Bartoli si è liberato un posto e tra gli scontenti alleati di Mallegni si è aperta la competizione a chi fa la voce più grossa.
In tutto questo il Sindaco, apparso più frastornato del solito, ha attaccato più volte l’inutilità delle mozioni presentate, appunto, dalla Lega e da Fratelli d’Italia: mozioni innocue su Farmacia Comunale, una, e sul “Giardino del ricordo”, l’altra, che il Sindaco ha provato inutilmente a far ritirare e, costretto alla prova del voto, per due volte è rimasto in minoranza. Di cattivo gusto il comportamento di Fratelli d’Italia che ha pensato bene di ritirare il question time sulla bandiera blu a dimostrazione che, una volta ottenuto lo scalpo della Bartoli liberando così un “posto”, non hanno alcun interesse a fare chiarezza per i cittadini in cambio di sedersi al tavolo per la spartizione delle poltrone.
Nei prossimi giorni, probabilmente, assisteremo ad altre sceneggiate per la conquista del posto in Giunta che Bartoli è stata costretta a lasciare e capiremo meglio come si stanno spostando nella maggioranza i rapporti di forza e quanto il Sindaco sarà costretto a cedere ancora della sua vacillante credibilità pur di non essere costretto alla resa definitiva.
Ma la cosa più grave è che sempre, la maggioranza, riesce a ritrovare compattezza e unità nelle scellerate scelte di inciviltà: è capitato infatti ancora due volte, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, che i gruppi consiliari di destra, dopo avere recentemente votato contro ad una nostra mozione a sostegno della lotta per la liberazione di Patrick Zaki, si siano unanimemente opposti ed abbiano bocciato, con motivazioni inesistenti, ridicole e vergognose, le nostre proposte per autorizzare la farmacia comunale di Pietrasanta a vendere i prodotti igienici femminili essenziali – assorbenti interni, esterni, coppette mestruali – con un abbattimento del costo, finanziato dal bilancio comunale, per un importo pari all’IVA al 22% cosa ancora più orribile si sono rifiutati di votare la nostra mozione contro i reati di odio causati da discriminazioni per motivi di orientamento sessuale, identità di genere e alle disabilità.
Abbiamo proposto, in sostanza, al Consiglio Comunale di sostenere la battaglia perché finalmente anche in Italia venga approvata una legge sul contrasto all’omotransfobia, misoginia e discriminazioni legate alla
disabilità e lo abbiamo fatto con parole e proposte nelle quali ogni persona civile e ragionevole può certamente ritrovarsi: Il Consiglio Comunale di Pietrasanta sollecita il Legislatore italiano ad agire nel senso auspicato dal Parlamento Europeo con Risoluzione del 18 gennaio 2006 avente ad oggetto il fenomeno dell’“omofobia in Europa”, e allo stesso tempo, auspica che il Legislatore italiano voglia finalmente addivenire all’approvazione di norme volte alla punizione dei reati fondati sull’odio verso le persone LGBTQI+, colmando un vuoto giuridico di tutele ormai ingiustificabile.
Giudichiamo in modo estremamente negativo e riteniamo ingiustificabile il fatto che a Pietrasanta la destra, anche quella che dovrebbe essere di cultura liberale, non si sforzi di comprendere quanto sia importante, per la crescita civile di tutti noi, combattere, anche con atti simbolici, ogni forma di intolleranza, discriminazione, persecuzione delle scelte di vita e delle condizioni di ogni singolo essere umano.
Lorenzo Borzonasca
Nicola Conti
Ettore Neri