Oramai siamo di fronte ad uno smottamento continuo dell’attività amministrativa della Giunta Giovannetti.
Non c’è cosa che venga fatta per il verso giusto, che sia comunicata a dovere, che sia condivisa con la cittadinanza e che trovi il consenso unanime di tutti i partiti di destra che sostengono questa sconclusionata maggioranza e che non sollevi i malumori di gran parte della popolazione.
Dalle scuole alle politiche ambientali, dalle scelte strategiche per il sostegno alle imprese ai progetti per i lavori pubblici, dalle proposte urbanistiche alle produzioni artistiche e culturali, dal livello di cura delle frazioni ai rapporti con il mondo del volontariato e le associazioni tutto ribolle e tutto gira per il verso sbagliato.
Che questa Amministrazione Comunale avesse qualità bassa e che fosse mossa da iniziative poco pensate e male approfondite lo stiamo dicendo fin dall’inizio; abbiamo detto fin dall’inizio anche che il gruppo di potere legato alla figura del Senatore Mallegni aveva imboccato la fase di decadenza della sua parabola politica, ma in tutta franchezza non ci eravamo azzardati a pensare che il livello di conflittualità interna ai partiti della maggioranza potesse giungere così rapidamente prossimo al limite della rottura e dell’autodisfacimento.
La verità è che, come tutti sappiamo prima o poi i nodi vengono al pettine e, in questo caso, i nodi sono ben duri da sciogliere.
Non si può amministrare bene un Comune importante e complesso come Pietrasanta in un clima costante di rivendicazione interna, di veti incrociati e di continua creazione di “buche cieche”, trabocchetti e agguati.
Sono, infatti, troppi e ingestibili gli scontenti che puntellano e al tempo stesso minano la debole scialuppa di Giovannetti: gli ex di Siamo Pietrasanta, quelli di Fratelli d’Italia, una parte di quelli della Lega e, da quanto si sente dire, il Senatore Mallegni stesso.
Non si può amministrare bene un Comune neanche pensando di gestire il tempo in un clima e con una modalità di campagna elettorale perpetua perché la propaganda, alla lunga, se è priva di risultati concreti e di azioni ben combinate da raccontare, finisce per risultare vuota, irritante, grottesca ed è destinata a commettere errori e a cadere in palesi e gravi contraddizioni.
C’è poco da gioire di fronte a questo drammatico e insopportabili disastro perché tutto il peso di questo sfacelo, per il tempo che ancora durerà e ancora per un lungo tempo futuro, graverà pesantemente sull’immagine del Comune e sulla vita reale dei cittadini, dei lavoratori e delle imprese.
La vera sfida adesso è quella della costruzione di una netta, valida e autorevole alternativa all’attuale maggioranza di governo della Città che ha così profondamente fallito e deluso e che sicuramente alla prossima tornata elettorale sarà spazzata via da una proposta amministrativa nuova e migliore.
Ettore Neri
Capogruppo Consiliare PD Pietrasanta