Ancora una volta l’allegra brigata di Giovannetti risponde ad osservazioni serie, precise e circostanziate fatte dal Partito Democratico e dal gruppo Consiliare del PD provando a buttarla in rissa.
Come sgamati professionisti della lotta nel fango schizzettano qua e là affannando e sbuffando e con questa tattica sperano di evitare il confronto sui temi seri e concreti.
Mi riferisco ovviamente alle questioni urbanistiche che cominciano a venire a galla e ad emergere dal lavoro fatto in vista della revisione del Piano Strutturale e della stesura del nuoco Piano Operativo di Pietrasanta: una pianificazione urbanistica che segnerà il futuro del Comune per i prossimi anni e che i cittadini e le parti sociali hanno il diritto ed il dovere di conoscere, studiare, valutare e giudicare.
Da questi momenti l’Amministrazione Giovannetti, che si è imboscata per due anni rifugiandosi tra i ricordi del passato e le iperboli su un radioso futuro che è solo nella loro appanata fantasia, dovrà uscire allo scoperto, prendere il mare e non avrà più coperture, non avrà più alibi e non potrà più scaricare la colpa su nessuno e neanche prendersi meriti di altri e che essa non ha.
La carta canta e le prime carte della nuova pianificazione urbanistica giovannettiana, ovviamente, cantano brutte canzoni e stonano pure.
Emergono da quelle tristi carte una visione del territorio volta all’indietro, agli anni del cemento, aglia anni dell’edilizia facile e del sacco dei terreni agricoli; una assoluta non consapevolezza delle nuove e impellenti urgenze ed emergenze ambientali; emerge il disconoscimento del valore inestimabile (anche in etrmini di sviluppo economico) del paesaggio e delle aree vergini ed incontaminate; non c’è neanche la capacità di individuare i nuovi orizzonti di chi vuole fare impresa seria e non mordi e fuggi; manca totalmente la consapevolezza che i nuovi posti di lavoro e che il futuro sarà su occupazioni di eccellenza ambientale e tecnologica.
Allora per entrare nel merito e per raccontarla con estrema chiarezza il nostro pensiero è che voler riaprire le cave di marmo di Solaio-Castello è una idiozia, sarà un danno enorme per la qualità della vità di un’intera vallata, portera disagio generalizzato e non darà alcun ritorno economico alla comunità.
Pensare di fare una nuova edificazione in piena campagna per impiantarvi un albergo è uno scempio ed è un proposito che per fortuna le normative reginali non consentiranno mai.
Pensare di ampliare l’area artigianale del Portone, con tutto il cimitero di capannoni mai nati o mai finiti che abbrutisce gran parte del territorio è una follia che non consentiremo mai.
Squarciare la Traversagna con una nuova viabilità di grande comunicazione significa ammazzare la qualità della vita e la natura di una preziosa zona agricola e residenziale e azzarare il valore di tutto il patrimonio edilizio già presente.
Su questi temi ci confronteremo presto non con una maggioranza ottusa e incapace di affrontare un dialogo costruttivo, ma con i cittadini e con tutti portatori di interesse.
Non consentiremo a questa Amministrazione, a questa maggioranza di realizzare il propro progetto di “urbanistica à la carte”: la battaglia sul nuovo Piano Operativo sarà il Vietnam di Giovannetti e la fine della destra di governo a Pietrasanta.
Ettore Neri
Capogruppo PD Pietrasanta
Pietrasanta, 12 settembre2020