Sempre meglio le oche del Campidoglio che i maiali dell’isola di Circe.
I compagni di Odisseo, trasformati in suini, scappavano razzolando sugli angoli: uomini che volevano rimanere maiali, rotolarsi al sole e nel fango, lanciarsi nel trogolo e nell’abbeveratoio, grugnire liberi da ogni tentativo di elevazione umana.
Questi maiali, ex uomini, erano giunti a rifiutare la tèchne: ben lontano dall’incitamento dell’Ulisse dantesco a considerare “la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”. Il coraggio e l’orgoglio di scegliere la tèchne è uno dei messaggi più alti che ci giunge dal remoto testo omerico: significa accettare la sfida del miglioramento, dell’evoluzione, della conoscenza e del sapere: dalle tecniche pratiche, alle scienze, alle arti.
Becchime per palati fini.
Ettore Neri
Pietrasanta, 5 aprile 2020