Poche ore fa il Sindaco di Pietrasanta, Giovannetti, ha mostrato il suo disappunto nei confronti di una richiesta di “question time” che abbiamo presentato all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale a proposito del comportamento della sua Amministrazione (e di alcuni suoi Assessori) rispetto alla gestione dell’emergenza derivante dalla grave diffusione del Coronavirus – Covid-19.
Le parole del Sindaco sono gravi e al tempo stesso fuorvianti.
Tutti oramai sono al corrente che il Comune di Pietrasanta, su impulso del Senatore – Assessore Mallegni ha contraddetto e disatteso le scelte che erano state prese all’unanimità e con il parere favorevole della Vice Sindaco e Assessore al Sociale di Pietrasanta, Bartoli, in sede di Conferenza dei Sindaci della Versilia.
Tutti hanno in mente le parole pronunciate in video da Mallegni che annunciavano essere Pietrasanta Città aperta e accogliente e che invitavano i turisti a venire nella Piccola Atene ad affollare ristoranti, negozi e alberghi.
Tutti sanno cosa è capitato in Versilia nel week end scorso.
Tutti sanno quali provvedimenti ha dovuto prendere il Governo nazionale negli ultimi giorni.
Tutti hanno ascoltato oggi le parole dei leader nazionali del centro destra che, all’uscita dall’incontro con il Presidente Conte, reclamano addirittura provvedimenti ancora più forti e restrittivi.
Le nostre domande, il suddetto question time, non sono come dice Giovannetti “un tentativo di speculare su un momento complicato e di emergenza sanitaria nazionale” e non è vero che noi vogliamo “generare conflitti e spargere paura”.
Il nostro obettivo è semmai opposto: quello di richiamare l’Amministrazione di Pietrasanta a comunicare ed agire secondo buon senso e decoro; a tutelare la salute pubblica (che, ricordiamo, è uno dei doveri principali dei Sindaci) dei residenti e anche dei visitatori: tutela che in questo momento, come è chiaro a tutti e come già si era capito nelle scorse settimane, si ottiene principalmente evitando gli spostamenti inutili di masse di popolazione e di impedire gli assembramenti di persone: che sono i principali veicoli di trasmissione del virus.
La nostra intenzione è anche quella di evitare che nell’immaginario nazionale Pietrasanta sia vista e vissuta come il grottesco luogo dei paradossi, delle provocazioni, delle surreali proposte e che come tale venga ridicolizzata agli occhi di tutti.
Questo sarebbe un ulteriore danno all’economia e alle imprese della Città e una beffa per la sua bella storia e per il suo recente prestigio.
Il nostro è il vero richiamo alla responsabilità collettiva, ma soprattutto alla responsabilità di chi ha la responsabilità effettiva della guida della Città; la nostra è la vera informazione che vuole contrastare la disinformazione patetica fatta dagli Amministratori di Pietrasanta negli ultimi giorni; noi siamo contro lo sciacallaggio politico e noi siamo quelli che lanciano messaggi rassicuranti, perchè da tempo contribuiamo alla corretta informazione dei cittadini rispetto al grave problema che l’Italia sta affrontando e perché noi non ci siamo mai avventurati in proclami irresponsabili.
Il rispetto delle regole e delle raccomandazioni avrebbero dovuto averlo Mallegni e Bartoli (e Giovannetti che era disperso) nelle ore successive alla riunione della Conferenza dei Sindaci della Versilia: rispetto dei cittadini, delle buone profilassi, dei colleghi Sindaci con i quali avevano condiviso scelte che poi Pietrasanta non ha mantenuto.
Oggi, quando tutti sanno tutto e quando il quadro realistico della crisi che stiamo vivendo è sotto gli occhi di tutti, il Sindaco di Pietrasanta e l’Assessore Mallegni tentano improbabili conversioni a U, ma questa volta non basteranno una battuta, uno slogan, una parodia.
Oggi le cose sono chiare e il ruolo di “vittima innocente” che vorrebbe interpretare la destra pietrasantina non commuove più nessuno e non convince più nessuno.