All’interno di un dibattito che lo vede sempre più isolato e costretto dalla sua stessa maggioranza a continue retromarce e brutte figure, il Sindaco di Pietrasanta Giovannetti, riesce a superare sé stesso e ad inanellare, una dietro l’altra, menzogne, stupidaggini e offese.
All’ultimo Consiglio Comunale, come noto, la Maggioranza ha proposto ed ha votato il rinvio di ben sei punti all’ordine del giorno e, in questo modo, ha deciso la chiusura anticipata della seduta di Consiglio. Ovviamente si tratta di un fatto inconsueto, grave e che descrive la grande spaccatura tra i rimanenti e sparuti gruppi “lealisti” (Forza Italia e Lista Mallegni) e la nuova generazione della destra pietrasantina che rivendica il proprio spazio (Fratelli d’Italia e Lega).
Questa situazione è stata plasticamente messa in mostra ad inizio Consiglio Comunale, quando i Consiglieri della Lega hanno lasciato i loro consueti posti ai Consiglieri di Forza Italia e si sono avvicinati ai ribelli Consiglieri di Fratelli d’Italia.
Situazione fotografata anche a fine Consiglio, infatti, durante la discussione per la chiusura anticipata della seduta consiliare, sui banchi della Giunta il Sindaco si è ritrovato da solo, senza neanche un assessore al suo fianco, in una totale e desolante solitudine.
I segni dello scollamento, dell’approssimazione, del disagio sono palesi ed evidenti e i fatti concreti lo dimostrano ogni giorno di più, purtroppo per Pietrasanta.
In un tale contesto è normale che un soggetto come Giovannetti sbaglia ancora di più e che, invece di prendere atto del suo fallimento, provi ad attaccare violentemente mentendo ed offendendo.
Qualcuno infatti mente: o mentono i Consiglieri Comunali di maggioranza che hanno motivato il rinvio dei punti all’ordine del giorno con una improvvisa epidemia di impegni di lavoro o mente il Sindaco che sulla stampa motiva il rinvio per impegni politico amministrativi.
Si sa: quando si raccontano bugie si rischia di incartarsi!
Ma purtroppo c’è di peggio, perché in tali contesti di stress, soggetti come Giovannetti, mostrano il loro vero volto e manifestano senza pudore il loro basso livello: è per questo che si arriva a descrivere un avversario politico come un “desaparecido della politica”.
Forse Giovannetti non sa di cosa parla, o forse sono gli oscuri retaggi della sua matrice politica che si sprigionano nei momenti di maggiore difficoltà.
Proviamo allora noi a spiegare di cosa si parla, senza ritegno, senza pudore.
I desaparecidos erano per lo più giovani donne e uomini, spesso studenti, che si opponevano ai regimi criminali e fascisti instaurati in Argentina e Cile dai militari negli anni settanta e ottanta del Novecento.
Questi giovani che lottavano per la democrazia e per la libertà improvvisamente venivano catturati dalle squadre speciali dei regimi e sparivano per sempre: così diventavano tragicamente “desaparecidos”. Queste ragazze e ragazzi venivano portati nelle caserme dove erano picchiati, torturati, stuprati per giorni, per settimane, poi venivano caricati su elicotteri trasportati sull’oceano, sbuzzati perché il loro sangue richiamasse gli squali e poi gettati in mare, come pasto per i pesci.
Questi, Alberto Giovannetti, erano i desaparecidos e tu, come uomo e come Sindaco dovresti provare vergogna di te stesso per aver usato in modo così improprio e squallido questo termine.
Tu, Sindaco di Pietrasanta, hai alzato l’asticella dello schifo a livelli orrendi ed inimmaginabili: mi fai pietà.
Ettore Neri
Capogruppo PD
Pietrasanta, 14 febbraio 2020