NOTTURNO (1992) – 2003 – CAPITOLO V
V Anselmo piangeva. Anselmo, il barista, era al suo posto, dietro il bancone di legno e piangeva. Era alto e grosso e grandi lacrime gli rigavano il volto. Aveva una faccia che, sotto ad un folto barbone nero e grigio e alle rughe dei cinquant’anni, continuava a tradire l’indole di ragazzotto ingenuo e troppo sensibile.…